Prototipo
La trasformazione digitale di uno Spazio Espositivo contempla varie soluzioni, a seconda del grado di digitalizzazione di partenza e di quello che si vuole raggiungere. La “cassetta degli attrezzi” offerta dal progetto MSV comprende, in particolare, la creazione di spazi virtuali e virtual tour immersivi (realtà aumentata AR e realtà virtuale VR), lo sviluppo di app per arricchire le visite, l’ideazione e la programmazione di interventi di gamification per stimolare l’interattività e facilitare l’apprendimento, l’elaborazione strategica di dati da acquisire nello spazio espositivo e on line (internet of things IoT, data analysis, web analysis) e l’attività di social media marketing e di content strategy.
DESCRIZIONE APP CON SOFTWARE PER GESTIONE REALTà AUMENTATA
La Realtà Aumentata (dall’inglese Augmented Reality), spesso abbreviata come AR, si può quindi definire come l’inserimento di informazioni digitali in tempo reale nell’ambiente in cui si trova l’utente. La natura di tali informazioni virtuali, calate nel mondo reale, è varia e molteplice. Dipende dagli ambiti e dagli obiettivi della singola applicazione. Il termine è stato coniato all’inizio degli anni ’90 da Thomas Caudell, ricercatore della Boeing e da allora è diventato di uso comune.
I contenuti digitali più tipici della Realtà Aumentata comunque sono:
- Video
- Immagini
- Tracce audio
- Modelli 3D statici, o con animazioni
- Link a contenuti online
Questa integrazione, indipendentemente dalla natura specifica delle informazioni digitali, produce di conseguenza un “arricchimento” (da qui appunto l’inglese Augmented) della realtà.
Creazione di APP (stand alone) per smartphone (Android e IOS) o visori per accedere a contenuti speciali che si sovrapporranno alle aree tematiche inquadrate. Le tipologie di contenuti possono essere suddivise in:
- Descrizione degli oggetti
- Contenuti video
- Informazioni generiche
- Accesso a servizi accessori
- Data Analysis
Questo tipo di applicazione prevede un’attività esclusiva all’interno del perimetro museale che verrà mappato e geolocalizzato. Non necessita collegamenti alla rete wi-fi o telefonica, se non per scaricare l’applicazione nella fase iniziale.
I contenuti digitali più tipici della Realtà Aumentata comunque sono:
- Video
- Immagini
- Tracce audio
- Modelli 3D statici, o con animazioni
- Link a contenuti online
Creazione di APP (stand alone) per smartphone (Android e IOS) o visori per accedere a contenuti speciali che si sovrapporranno alle aree tematiche inquadrate. Le tipologie di contenuti possono essere suddivise in:
- Descrizione degli oggetti
- Contenuti video
- Informazioni generiche
- Accesso a servizi accessori
- Data Analysis
PROGETTO RETE IoT
Per Internet of Things (IoT) o Internet delle Cose si intende quel percorso nello sviluppo tecnologico in base al quale, attraverso la rete, sia essa Intranet o Internet, potenzialmente ogni oggetto dell’esperienza quotidiana acquista una sua identità nel mondo digitale. Come detto, l’IoT si basa sull’idea di oggetti “intelligenti” tra loro interconnessi e che possano scambiare informazioni.
L’IoT oggi permette di individuare, riconoscere e connettere in rete i singoli oggetti che utilizziamo quotidianamente così da renderli strumenti che acquisiscono capacità di rilevare informazioni e di comunicarle.
L’uso di questa tecnologia, nello specifico con l’utilizzo di Beacon Bluetooth Low Energy (BLE) e Gateway WiFi BLE, sono gli strumenti ideali per realizzare, all’interno di uno SPES, una rete di localizzazione dei propri visitatori. Un badge beacon BLE, dal formato non più grande di una carta di credito, fornito ai visitatori all’inizio del loro percorso di visita, permetterà ai Gateway, appositamente disposti all’interno degli ambienti espositivi dello SPES, di rilevare la posizione del visitatore e notificarla al server di raccolta delle informazioni per poi essere immagazzinate in un apposito Data Warehouse sul quale effettuare Data Analysis e apprendere dalle informazioni storiche e/o in tempo reale.
Ogni ambiente espositivo viene dotato di tre Gateway per rilevare con la massima precisione la posizione del visitatore. Il numero di tre Gateway rende appunto certa la posizione del visitatore perché permette di effettuare una trilaterazione con la quale si riesce a stabilire il punto esatto da cui deriva il segnale del Beacon badge fornito al visitatore.
Un apposito modulo software, all’interno della soluzione, si occupa di ricevere e analizzare le continue informazioni sulla posizione dei Beacon, così come ricevuta e rimandata dai Gateway, dalle quali, tramite appositi algoritmi intelligenti, stabilisce la localizzazione del visitatore all’interno dell’Ambiente Espositivo.
Oggi questa tecnologia è fortemente diffusa in tutti gli ambiti della nostra vita, e le sue componenti tecnologiche sono ampiamente diffuse e di facile reperimento, al punto da rendere questa tecnologia, oltre che affidabile, anche di rapida realizzazione.
L’uso di questa tecnologia, nello specifico con l’utilizzo di Beacon Bluetooth Low Energy (BLE) e Gateway WiFi BLE, sono gli strumenti ideali per realizzare, all’interno di uno SPES, una rete di localizzazione dei propri visitatori. Un badge beacon BLE, dal formato non più grande di una carta di credito, fornito ai visitatori all’inizio del loro percorso di visita, permetterà ai Gateway, appositamente disposti all’interno degli ambienti espositivi dello SPES, di rilevare la posizione del visitatore e notificarla al server di raccolta delle informazioni per poi essere immagazzinate in un apposito Data Warehouse sul quale effettuare Data Analysis e apprendere dalle informazioni storiche e/o in tempo reale.