Progetto

Il progetto Museum Smart View nasce dall’esigenza di ripensare, in chiave strategica, il sistema museale e il patrimonio artistico e culturale del nostro Paese, attraverso l’integrazione di tecnologie innovative, di narrazioni dedicate (storytelling) e di iniziative di approfondimento e di divulgazione. Si tratta di un percorso di trasformazione digitale (digital transformation), che si avvale di strategie interconnesse e concepite ad hoc per la valorizzazione del patrimonio artistico e culturale e per il coinvolgimento della collettività, in particolare degli utenti più giovani. La digitalizzazione di uno Spazio Espositivo e delle sue collezioni permette di aumentare la notorietà nazionale e internazionale dello stesso, di incrementare il numero dei visitatori nel luogo e online, e di offrire al pubblico un’esperienza multicanale unica e memorabile, capace di generare profitto.

Per creare un progetto organico ed efficace di digital transformation, è fondamentale conoscere le diverse esigenze degli spazi espositivi interessati, elaborando una gamma articolata di soluzioni da adattare a specifici bisogni.

Questa è una grande opportunità sia per le realtà museali più grandi e già affermate, sia per gli spazi espositivi più piccoli e meno noti che, molto spesso, non hanno neanche un proprio sito web.

Il progetto Museum Smart View intende offrire ai suoi destinatari un kit di strumenti completo, per avviare questa trasformazione che richiede competenze specifiche, tra le quali, per citarne alcune, la conoscenza dei linguaggi e dei format digitali, la produzione di contenuti multimediali e virtuali, le attività di marketing di supporto, i servizi didattici e l’analisi dei dati prodotti da tutti i servizi proposti.

OR 1 - Definizione modelli di fruizione in XR (Extended Reality)

TASK n.1.1 - Studio e analisi di modelli fruizione On-Site
Descrizione: Raccolta informazioni e dati storici inerenti il luogo e la sua fruizione. Elaborazione piano di pre-produzione per la raccolta dei contenuti visivi, elaborazione, storytelling. Analisi degli elementi 2D e 3D per la programmazione in AR. Sperimentazione dei visori disponibili sul mercato. Valutazione delle applicazioni di sviluppo delle soluzioni in AR. Tipo RI/SS: RI Durata: 3 mesi Partecipanti: MAJORBIT CONSULTING Deliverable: Specifiche per la realizzazione di un prototipo

TASK n.1.2: Studio e analisi di modelli di fruizione Off-Site
Descrizione: Raccolta informazioni e dati storici inerenti il luogo e la sua fruizione. Elaborazione piano di pre-produzione per la raccolta dei contenuti visivi, elaborazione, storytelling. Analisi degli elementi 2D e 3D per la programmazione in VR. Sperimentazione dei visori disponibili sul mercato. Valutazione delle applicazioni di sviluppo delle soluzioni in VR. Tipo RI/SS: RI Durata: 3 mesi Partecipanti: MAJORBIT CONSULTING

TASK 1.3 : Ideazione e programmazione di interventi di gamification
Descrizione: Realizzazione interattività ludica all’interno in ambiente XR e VR360 per l’intrattenimento e l’apprendimento. Realizzazione del game designer e della AI. Interfacciamento e raccolta dati sensibili per Data Analytics. Sarà realizzato un gioco sulla caccia al tesoro per stimolare l'attenzione soprattutto dei più giovani nei confronti delle opere d'arte. Tipo RI/SS: RI Durata: 3 mesi Partecipanti: MAJORBIT CONSULTING
Deliverable: Specifiche per la realizzazione del prototipo
Report Tecnico Consulenza Technova

OR 2 - Definizione dell'architettura della piattaforma

TASK n.2.1 : Analisi e validazione delle funzionalità esistenti di PORBEC
Descrizione: Il task serve a far conoscere a tutti i partner di progetto l'architettura e la modalità d'uso della piattaforma PORBEC. Saranno condivise le funzioni di:

  • creazione di uno SPES (Spazio Espositivo)
  • catalogazione dei contenuti in forma di racconti, immagini e video
  • creazione di collezioni
  • produzione dei file json per il trasferimento delle collezioni alle applicazioni di fruizione in AR e in VR
  • analisi delle applet di interazione con il content management
Tipo RI/SS :RI Durata: 2 mesi Partecipanti: ENGINFO / DATABENC / MAJOR BIT / NETTUNO SOLUTIONS / VIRALBEAT / AXIOMA
Deliverable: Specifiche per l'interfacciamento alla piattaforma PORBEC
Report Tecnico Consulenza Axioma

TASK n.2.2: Progettazione del datawarehouse per la raccolta dei dati delle visite
Descrizione: Saranno intervistati gli utenti che dovranno usufruire delle analisi e studiate le esigenze di analisi dei dati che dovranno essere soddisfatte dal datawarehouse. Saranno analizzati i vincoli realizzativi in base ai dati disponibili “da campo”. Sarà progettata una procedura di ETL per l’alimentazione del datawarehouse. Saranno definite dimensioni (es: la visita), gerarchie (es: data della visita, durata della visita) e misure (es: numero di “soste” o di “passaggi” effettuati durante la visita”). Sarà definito il livello di aggregazione in base al livello di “profondità” desunto dalle specifiche di analisi. Saranno simulati i dati di carico in base a quanto previsto da campo ed alle dimensioni da analizzare, ciò al fine di scegliere la tecnologia più performante e più adatta a sostenere i volumi crescenti di spazio dati. Saranno progettati report grafici e tabellari per la rappresentazione dei dati in base alle specifiche utente. I report saranno disponibili on demand ovvero tramite dispatching a frequenza stabilita verso i profili configurati. Tutte le informazioni relative alle visite ed al comportamento dei visitatori saranno memorizzate attraverso l’impiego di database sia di tipo SQL relazionale e sia di tipo NoSQL. Nello specifico l‘adozione o la commistione delle due tipologie sarà definita durante la fase di progettazione tenendo conto della tipologia e della struttura dei dati che dovranno essere memorizzati. I database adottabili, a questo punto, potranno essere MySQL per la parte relazionale e MongDB, o altro, per la parte NoSQL. In entrambi i casi ci si rivolgerà sempre verso una soluzione open source a garanzia di affidabilità e scalabilità I dati contenuti nel data warehouse potranno essere fruiti attraverso una famiglia di API REST che ne permetteranno per prima cosa la persistenza (le API Rest prevederanno chiamate del tipo POST e PUT) e successivamente il reperimento (chiamate di tipo GET) sotto forma di dati analitici o dati aggregati per fini statistici o di analisi. La comunicazione attraverso le API REST prevederà l’adozione di strutture Json. Al fine di permettere navigazione per dimensioni una struttura a stella (Star-Schema) verrà utilizzata per la progettazione del data warehouse. Questa tecnica prevede una o più tabelle che contengono i dati da aggregare, sommare, contare etc ed una serie di tabelle a queste relazionate, tra cui quella del tempo, con le dimensioni di filtro e navigazione. Tipo RI/SS : RI Durata: 4 mesi Partecipanti: ENGINFO/NETTUNO SOLUTIONS Deliverable Specifiche per la realizzazione di un prototipo

TASK 2.3: Studio delle caratteristiche della interazione dell'app di fruizione
Descrizione Una soluzione per migliorare il coinvolgimento dei visitatori all’interno di uno spazio museale/sito culturale, è sicuramente l’utilizzo di un app per smartphone e l’utilizzo di appositi occhiali per la realtà aumentata. L’applicazione, si pone l’obiettivo di migliorare la fruizione del museo attraverso maggiore interattività con le opere esposte, multimedialità nella fruizione, realtà aumentata, possibilità di quiz e domande per creare attenzione, realizzazione di percorsi tematici con notifiche sullo smartphone in prossimità di punti di interesse. L’applicazione, attraverso l’utilizzo di beacon per il rilevamento della posizione all’interno dello spazio espositivo, offre una nuova e più coinvolgente esperienza di visita ma anche possibilità in termini di fidelizzazione del visitatore. Utilizzando questa applicazione le persone lasciano traccia dei percorsi seguiti e del tempo trascorso davanti ad ogni opera, queste informazioni possono essere utilizzate per migliorare la conoscenza dei gestori delle strutture museali circa i percorsi più frequentati, le opere di maggior rilievo, la concentrazione della visita in determinate sale. C’è poi la possibilità di utilizzo di queste informazioni per ricontattare i visitatori in funzione di esposizioni affini agli interessi dimostrati e altre attività di remarketing indispensabili per aumentare il numero di visitatori. L’app interattiva rende l’esperienza di visita coinvolgente e multisensoriale attraverso le funzionalità location based: il proximity content consente di raggiungere i visitatori all’interno dello spazio espositivo e di utilizzare i dati di posizione per inviare informazioni e contenuti specifici e contestualizzati; l’indoor navigation permette ai visitatori di accedere alle strutture in totale autonomia e navigare al loro interno seguendo o percorsi pensati e predisposti dagli allestitori o creati ad hoc in base alle proprie preferenze di visita. Di conseguenza si possono ricavare importanti informazioni (affluenza e permanenza negli spazi espositivi, microclima ed eventi fisici – umidità, luminosità e temperatura, percorsi più frequentati e opere più consultate) che diventano strategiche per lo sviluppo di attività di marketing mirate a fidelizzare i visitatori. Tipo RI/SS: RI Durata: 4 mesi Partecipanti: ENGINFO/MAJOR BIT/NETTUNO SOLUTIONS/VIRALBEAT
Deliverable: Specifiche per la realizzazione di un prototipo di app di fruizione per AR

TASK n.2.4 Studio e progettazione delle caratteristiche dell'architettura IoT
Descrizione Al fine di integrare un sistema di navigazione per il visitatore all’interno del sito espositivo, e fruibile attraverso le apposite App iOS ed Android, sarà progettata e definita una rete di gateway e beacon bluetooth che rileveranno la presenza dei visitatori al fine di migliorarne l’esperienza di visita. Una infrastruttura con beacon sotto forma di badge o bracciatetti per i visitatori, ed una rete di gateway bluetooth saranno utilizzati per le seguenti funzionalità: Definizione dell’ambiente: in questo caso i gateway vengono installati in punti definiti della struttura e permettendo così di mappare l’intera area e rilevare i beacon Badge che vengono forniti ai visitatori. Tali gateway sono configurati una volta sola ed utilizzati per la rilevazione della navigazione indoor. In questo modo si potranno fornire, sulle App presenti sugli smartphone, indicazioni appropriate sul percorso che il visitatore potrà seguire. Identificazione di un POI (punto di interesse): in questo secondo caso, la rilevazione di un visitatore nei pressi di un POI permette di far scaturire determinate azioni quando l’utente si avvicina ad esso come ad esempio fornire informazioni dettagliate sull’opera. In questo modo l’utente finale viene guidato in diversi itinerari durante la sua visita e, in funzione del raggiungimento di un determinato punto di interesse, una notifica viene inviata sul dispositivo mobile dell’utente per trasmettere dei contenuti di natura multimediale relativi all’opera o al punto di interesse vicino al quale ci si trova. In questo modo, oltre a fornire all’utente una mappa dettagliata che lo localizza in ogni momento all’interno del museo, vengono anche inviate delle informazioni pertinenti all’opera che si sta osservando, migliorando l’esperienza di visita del sito. Inoltre con i beacon vi è la possibilità di Social distancing e contact tracing: funzione per rilevare la distanza (parametro) tra i singoli beacon. In questo caso viene emesso un segnale luminoso o si attiva una vibrazione; viene inviato un pacchetto di advertising dedicato al responsabile aziendale di avvenuto contatto non autorizzato; viene memorizzato il Mac Address del badge/bracciale con il quale è entrato in contatto. (Non sono memorizzate altre informazioni così da rendere il beacon conforme alle normative sulla privacy). Tipo RI/SS:RI Durata: 4 mesi Partecipanti: ENGINFO/NETTUNO SOLUTIONS/MAJOR BIT
Deliverable: Specifiche della realizzazione dell'app

OR 3 - Definizione modelli di comunicazione di contenuti

TASK n.3.1: Studio e analisi di modelli di comunicazione basati sulla profilazione utente
Descrizione: Analisi di scenario sui Beni culturali in Campania, in ambito nazionale e internazionale volta a indagare la percezione dell’ambito nei pubblici digitali e le modalità di trasformazione dell’utente in consumatori di un servizio erogato in tale ambito. In una prima fase si produrrà un’esplorazione delle fonti e della qualità dei dati per costruire un research plan dettagliato attraverso cui settare il tool Brandwatch. Le fonti oggetto della rilevazione saranno alcune tra queste (non è possibile stabilirlo in anticipo):

  • News
  • Twitter
  • Forum
  • Facebook
  • Blog
  • Review
  • Reddit
  • YouTube
Oltre a questo elenco si produrrà uno studio dedicato per i canali Facebook e Instagram, tradizionalmente soggetti a restrizioni delle API (application programing interface). Per indagare i suddetti canali social si renderà necessaria la costruzione propedeutica di librerie tematiche di pagine e account. Terminata la fase di studio propedeutico, si procederà con l’estrazione dati e successivamente con l’analisi vera e propria attraverso implementazione di content analysis, sentiment analysis, indice di emotività, network analysis. Lo studio approfondirà i driver di scelta del brand Campania e la notorietà e la reputazione dei due spes oggetto di futura sperimentazione. In particolare si approfondirà l’indagine in chiave netnografica, provando a individuare le identità discorsive emergenti. Le identità discorsive sono degli idealtipi, dei profili ideali e astratti di utenti, basati su contenuti pertinenti rintracciati sul web. L'attribuzione ai profili di caratteristiche specifiche deriva dall'interpretazione qualitativa degli analisti, rispetto al ruolo narrativo assunto dagli utenti in un determinato contesto discorsivo. Nell'interpretazione netnografica ogni qualvolta un utente in rete fa riferimento ad un prodotto, a un servizio, o ad un Brand, va inteso come 'pretesto' per declinare, volontariamente o involontariamente, una narrazione di sé, della propria esperienza individuale e del ruolo che sceglie di ricoprire in quel determinato contesto. Non necessariamente va inteso in chiave psicologica-comportamentale, ma come espressione di un dato culturale. La ricerca è volta a studiare le narrazioni diffuse in rete e indagare se vi è una possibile correlazione tra il sentiment, il grado di emotività di un discorso relativo ad un contenuto culturale e un’eventuale maggiore capacità persuasiva di un luogo costruito sulla base di queste deduzioni (in termini di costruzione semiotica degli spazi, modalità di comunicazione degli stessi, gerarchia dei contenuti da fruire on line e off line ecc). Sarà oggetto di indagine anche la modalità di trattamento di uno stesso oggetto culturale da parte di un pubblico italiano o un pubblico straniero (lingua inglese). Inoltre l’analisi professionale dei profili degli utenti è lo strumento efficace per entrare in contatto diretto con il visitatore, che avrà la sensazione di vivere un'esperienza museale personalizzata. L'innovazione e la sperimentazione di diverse tipologie di contenuti è fondamentale non solo per orientare le attività culturali in maniera molto più mirata, ma anche per progettare/pianificare indagini sui non visitatori. Diversificare la natura dei mezzi di comunicazione e dei contenuti erogati permette una trasmissione più efficace dei valori del patrimonio culturale a un pubblico il più ampio possibile e facilita il contatto con fasce eterogenee di visitatori. Tipo RI/SS: RI Durata: 5 mesi Partecipanti: VIRALBEAT/ENGINFO+AXIOMA Deliverable: Produzione di contenuti per la fruizione

TASK n.3.2: Modellazione e realizzazione di ambienti virtuali per la Virtual reality
Descrizione Integrazione del percorso museale in ambiente Virtuale attraverso l’uso del Metaverso. La creazione di un replica fedele degli ambienti navigabili e interattivi, con la possibilità di accesso “world wide” con l’utilizzo di device VR (Oculus). Tipo RI/SS: SS Durata: 5 mesi Partecipanti: MAJORBIT CONSULTING
Deliverable: Produzione di ambienti virtuali

TASK 3.3: Riprese video VR360° in 8k/12K
Descrizione: Creazioni di percorsi museali con l’ausilio di narrazione virtuale e reale (Attori e comparse), con l’ausilio di riprese (Insta360Pro2) e modelli 3D, per una totale immersione e valorizzazioni dei contenuti on-site, attraverso la narrazione storica. Interfaccia VR360 con device consumer (Oculus). Programmazione Unity. Tipo RI/SS: SS Durata: 5 mesi Partecipanti: MAJORBIT CONSULTING
Deliverable: Produzione video interattivi

OR 4 - Realizzazione della piattaforma Museo Smart View

TASK n.4.1 - Realizzazione dell'app di fruizione On-Site
Descrizione: In questo caso la visita è basata su dispositivi indossabili (occhiali) che consentono la visualizzazione della 'realtà aumentata'. Le speciali lenti, una volta indossate, funzionano come un navigatore culturale, che, grazie ad un apposito software, è in grado di tracciare la posizione del visitatore all’interno del sito culturale, i suoi spostamenti, i movimenti della testa e recepire comandi manuali e vocali. All’interno del dispositivo vengono mostrati, in sovrapposizione alla realtà visiva, i punti d’interesse e le relative informazioni 'aumentate', come testo, immagini, audio, video e la ricostruzione con modelli tridimensionali di oggetti o particolari non visibili di monumenti o opere d'arte, dando vita ad un’esperienza di divulgazione immediata e immersiva. Alcuni personaggi o alcune ambientazioni, ricordati nelle iscrizioni presenti nel sito culturale, 'prenderanno vita' grazie alla 'realtà aumentata' attraverso tecnologie 3D che spiegheranno al visitatore i contenuti dell’opera. Sarà effettuato l'assemblaggio di informazioni e dati storici inerenti il luogo e la sua fruizione, degli elementi 2D e 3D e creazione eseguibile in AR con SDK-VUFORIA. Beta test. L'app deve consentire al visitatore di vivere il percorso di visita indossando il dispositivo AR per ottenere informazioni semplicemente inquadrando un'opera d'arte. L'app deve anche alimentare il data warehouse con le informazioni sulla visita. Per la fruizione on-site sarà realizzata anche una versione per smartphone e tablet che consentirà al visitatore di vivere un'esperienza di AR semplicemente inquadrando l'opera. Tipo RI/SS: SS Durata 7 mesi Partecipanti: MAJORBIT CONSULTING/ENGINFO/VIRALBEAT
Deliverable: Documentazione interna e esterna dell'app realizzata
Report Tecnico Consulenza Technova

TASK n.4.2 - Realizzazione dell'app di fruizione Off-Site
Descrizione Sarà effettuato l'assemblaggio di informazioni e dati storici inerenti il luogo e la sua fruizione, degli elementi 2D e 3D e creazione eseguibile in VR con SDK-VUFORIA. Beta test. L'app deve consentire al visitatore di vivere il percorso di visita in un ambiente tutto virtuale indossando il dispositivo VR per ottenere informazioni semplicemente inquadrando un'opera d'arte. L'app deve anche alimentare il data warehouse con le informazioni sulla visita. Per questa modalità di fruizione sarà realizzata un'aula che potrà essere spostata all'interno delle scuole per far conoscere il museo e invogliare a far visita a esso. Tipo RI/SS: SS Durata 7 mesi Partecipanti MAJORBIT CONSULTING/ENGINFO/VIRALBEAT
Deliverable: Documentazione interna e esterna del prodotto realizzato

TASK 4.3 - Realizzazione del data warehouse
Descrizione Sarà realizzato il datawarehouse con i relativi report ed analisi secondo le specifiche stabilite. Dal punto di vista implementativo le tecnologie utilizzate saranno: MS .NET C# per l’implementazione della procedura di ETL, MS SQL Server come database management system per la conservazione dei dati del datawarehouse e Grafana come applicazione web based per la visualizzazione e l’analisi interattiva dei dati. Sul database del datawarehouse saranno applicate tutte le politiche di sicurezza sancite del regolamento UE2016-679. Il data warehouse può essere installato su server in cloud oppure on premise, ed è realizzato secondo le specifiche individuate e definite nel relativo task di progettazione. Al fine di garantire stabilità e scalabilità, nel caso di installazione su server privato, sarà utilizzato un server con sistema operativo Linux, mentre per la parte database saranno adottate soluzione open source come MySQL e/o MongoDB sempre al fine di garantire affidabilità e scalabilità alla soluzione. Per la parte API REST verrà confezionata un’applicazione Java installabile come servizio del sistema operativo linux e realizzata attraverso il framework Spring Boot. Spring Boot è un framework per lo sviluppo di applicazioni Java solido e ampiamente diffuso che permette di incapsulare in un’unica applicazione anche l’ambiente di runtime necessario ad eseguire applicazione web che richiedano un application server o un servlet container. Tipo RI/SS: SS Durata 7 mesi Partecipanti ENGINFO/NETTUNO SOLUTIONS
Deliverable: Documentazione interna e esterna del prodotto realizzato
Report Tecnico Consulenza

TASK 4.4 - Realizzazione dei cruscotti per l'analisi dati di fruizione
Descrizione Il servizio cruscotto, che permetta la visualizzazione dell’analisi sui dati relativi ai comportamenti dei visitatori, viene realizzato come un’applicazione web che permette la visualizzazione su apposite dashboard dei dati di analisi secondo le richieste specifiche. In ogni dashboard è quindi possibile visualizzare dati parziali o specifici attraverso una serie di parametri filtro legati al contesto della dashboard stessa. La rappresentazione dei dati viene realizzata attraverso l’utilizzo di librerie open source, come ad esempio Jasper Report, per un maggior grado di affidabilità e scalabilità del servizio cruscotto. L’applicazione web viene quindi realizzata con tecnologia Java per la parte server e con tecnologia HTML/Javascript per la parte frontend ed installata, nel caso di installazione on premise, su server linux. Anche in questo caso l’applicazione viene installata come servizio del sistema operativo grazie anche al framework Spring utilizzato per la sua realizzazione. Tipo RI/SS: SS Durata 7 mesi Partecipanti ENGINFO/VIRALBEAT
Deliverable: Documentazione interna e esterna dei cruscotti realizzati

TASK 4.5 -Realizzazione del sistema IoT
Descrizione Le specifiche per l’implementazione della rete IoT sono recepite ed implementate utilizzando gateway e beacon bluetooth appositamente configurabili. Una applicazione web è realizzata per la configurazione e la definizione della rete bluetooth. La definizione della rete bluetooth permette quindi di definire la mappatura dei percorsi del sito che il visitatore potrà scegliere. L’applicazione web può essere installata in cloud o su server on premise, in ogni caso come un servizio dell’ecosistema che andrà a costituire la soluzione globale. Nel caso dell’installazione on premise la web app di configurazione e controllo della rete IoT bluetooth, verrà installata su un server Linux e configurata come servizio di sistema all’interno di esso. Tipo RI/SS: SS Durata 7 mesi Partecipanti ENGINFO
Deliverable: Documentazione interna e esterna del prodotto realizzato

Come funziona il sistema IoT all'interno di un museo

OR 5 - Web analisys

TASK n.5.1 - Analisi della comunicazione web e social
Descrizione: Monitoring quantitativo delle performance web degli SPES coinvolti nella sperimentazione. Studio delle correlazioni in chiave diacronica e sincronica, come evoluzione nel tempo. L’attività coinvolgerà sia l’analisi della risonanza mediatica delle due entità, dal punto di vista dell’evoluzione nel tempo, sia l’osservazione e studio delle performance digitali delle property digitali degli stessi (pagine social proprietarie, siti web). Analizzeremo inoltre il rendimento delle digital property di progetto (es. l’app ). L’analisi social sarà basata su kpi come: tasso di engagement, reach, base fan, ugc presenti sul canale e content analysis degli stessi. L’analisi delle performance web sarà dedotta attraverso l’interpretazione di Google Analytics e dell’indicizzazione delle keyword pertinenti sui motori di ricerca. Tipo RI/SS: RI Durata 5 MESI Partecipanti VIRALBEAT Deliverable: Report attività svolte

TASK n.5.2 - Web marketing
Descrizione: Consulenza sull’ux design e sull’architettura informativa di un portale di presentazione. Elaborazione di una content strategy volta a pubblicizzare i risultati attraverso attività di web marketing (social media, influencer marketing ecc) e sulla strategia di diffusione via social media dei risultati ottenuti Tipo RI/SS: SS Durata 6 MESI Partecipanti: VIRALBEAT
Deliverable: Report attività svolte

OR 6 - Sperimentazione e testing

TASK n.6.1 - Content creation
Descrizione: Ideazione di contenuti visivi, testuali e narrativi. Ogni contenuto sarà basato su una content idea, un concetto funzionale ad un obiettivo di comunicazione(es. descrizione di un’opera dal punto di vista architettonico oppure aneddotica sul periodo storico in cui nasce l’opera presente nello spese ecc ) che dovrà essere declinata in diversi supporti sulla base del canale scelto per la diffusione, del tipo di supporto e della forma che quel contenuto dovrà assumere (testo, audio, rappresentazione fotografica, produzione video, esperienza immersiva in virtual reality ecc). Tipo RI/SS: SS Durata 8 MESI Partecipanti ENGINFO+AXIOMA
Deliverable: Report sui dati prodotti

TASK n.6.2 - Content curation
Descrizione: Ottimizzazione dei contenuti testuali e visuali da un punto di vista stilistico ed espressivo, per aumentarne l’efficacia comunicativa. Revisione linguistica sull’inglese con localization specialist Tipo RI/SS: SS Durata 8 MESI Partecipanti: VIRALBEAT
Deliverable: Report sui dati prodotti

TASK n.6.3 - Museo delle Arti Sanitarie
Descrizione: L’ampio scalone in piperno, sul versante sud del cortile incurabilino, conduce ad un edificio facente parte dell’originario corpo architettonico cinquecentesco, sede del monastero delle Convertite, meglio note come Pentite, prostitute redente da Maria Lorenza Longo, impiegate per lo più per l’assistenza alle luetiche ricoverate, poiché presumibilmente immuni per aver già contratto la malattia. Sullo scalone vi è il pozzo detto “dei pazzi”, per ricordare la presenza dei matti agli Incurabili sino alla fondazione del manicomio di Aversa in età murattiana. Il pozzo, privo da sempre di una funzione idrica, lascia immaginare una funzione terapeutico-punitiva collegata alla figura leggendaria del Maestro dei pazzi Giorgio Cattaneo (Mastro Giorgio). Oggi, parte del monastero delle Pentite, divenuto nei secoli successivi sede della “rationalia” dell’Ospedale, ospita il Museo delle Arti Sanitarie e di Storia della Medicina. Durante i lavori di allestimento delle sale, è stato portato alla luce uno scalone del Cinquecento, in piperno, con colonnato binato in marmo bianco, attraverso il quale le Pentite raggiungevano le corsie ospedaliere. In occasione dell’anniversario della fondazione dell’Ospedale, il 23 marzo 2010, è stato istituito il primo nucleo del Museo. Antichi ferri chirurgici e strumenti medici, stampe e libri messi insieme in un luogo particolare per salvare la memoria della scuola medica napoletana e della storia sanitaria del Sud. L’idea di un museo negli Incurabili è antica, e già alla fine del XIX secolo vi è traccia di percorsi museali nella vita dell’ospedale. In quegli anni, il socio bibliotecario della Reale Accademia Medico-Chirurgica di Napoli, G. de Rosa, sposta nel locale accademico situato accanto alla storica farmacia, la sua biblioteca, che va ad arricchire quella preesistente del Tortora, allocata alle spalle della controspezieria. Nel discorso tenuto in occasione delle adunanze accademiche di giugno e luglio 1885, abbiamo testimonianza della presenza di una collezione di stampe, quadri e busti dei medici illustri nella sede stessa dell’Accademia. Questa, fondata nel 1818, accoglieva quindi il nucleo iniziale di memorie sanitarie. Numerosi altri quadri di medici e reperti anatomici erano collocati nell’adiacente anfiteatro della clinica chirurgica, grandiosa sala che, collocata al di sopra della farmacia e della biblioteca, rivelava la grandiosità dell’ateneo negli Incurabili. L’autore del discorso sottolinea che la donazione di Antonio Magiocca, reggente della Santa Casa degli Incurabili alla metà del Settecento, consentì di realizzare la straordinaria farmacia e il connubio tra Arte e Scienza, capace di risollevare lo spirito dei medici provati dalle immagini di sofferenza e morte degli anfiteatri anatomici e delle affollate corsie ospedaliere. Sorprende l’anticipazione dell’attuale tema del burn-out degli operatori sanitari e del suo trattamento attraverso la funzione rasserenante dell’arte. Un’altra testimonianza proviene da un articolo del chirurgo A. Lepre “Allacciatura della arteria iliaca esterna in seguito a ferita della crurale”, in Annali Clinici dello ospedale Incurabili, 1881. L’autore lamenta di non aver potuto usare per quell’operazione l’ago di Cooper che 'bello e lucente era chiuso a chiave nella raccolta degli strumenti dell’arte, che per semplice mostra trovasi esposta nella Santa Casa'. Anzi, il chirurgo chiede agli amministratori che la copiosa raccolta di strumenti chirurgici non sia messa solo sotto gli occhi, ma anche sotto le mani dei chirurghi. È evidente il riferimento ad uno strumentario raccolto a scopo didattico-museale. Ciro Fiorillo, nella sua opera “Gli Incurabili”, afferma che in più tempi si è parlato della volontà di realizzare accanto alla farmacia un museo storico. L’autore è convinto, dall’analisi di un indice di una pandetta ritrovata tra le carte incurabiline, custodite presso l’ospedale Cardarelli, che il museo storico annesso alla farmacia fosse già presente a fine Ottocento. Verosimilmente, la tesi del Fiorillo di un museo costituito negl’Incurabili già a fine Ottocento è sostenibile se si allude ad un museo di carattere scientifico, di cui serbano memoria le raccolte di preparazioni anatomiche, preparazioni anatomo-patologiche e strumenti chirurgici. Il museo di quegli anni, collocato accanto alla farmacia e forse gestito dal personale della stessa, fu inizialmente un museo delle arti sanitarie, vivificato dalla presenza di accademie e riviste scientifiche di contenuto storico-medico, il cui interesse prevalente non era quello artistico, ma il recupero della tradizione e delle radici delle professioni sanitarie. Purtroppo, sia la biblioteca che le collezioni scientifiche andarono incontro ad una dispersione, contestualmente al progressivo decadimento delle funzioni dell’ospedale. Gli ambienti nell’area privilegiata della farmacia storica divennero prima deposito delle opere contenute nell’Ospedale Incurabili e, su iniziativa sostenuta dell’Associazione Il Faro d’Ippocrate, fu realizzata una quadreria visitabile che accoglie anche le opere provenienti dagli altri ospedali del centro storico. La dispersione di beni, favorita da trasferimenti presso il Cardarelli e prestiti ad istituzioni statali e cittadine, ha posto l’impellente questione della catalogazione degli stessi, al fine di ricostruire il contesto storico-ambientale della collocazione originaria dei capolavori, essenziale per comprendere la storia sociale ed artistica correlata agli antichi nosocomi della città. Salvaguardare la memoria della Scuola Medica Napoletana, che fiorì proprio negli Incurabili ed ebbe illustri esponenti come Severino, Cotugno, Quadri, Amantea, Santoro, Boccanera, Troja, significa custodire e divulgare la memoria della storia sanitaria del Paese. Il Museo si pone, quindi, quale custode di questa memoria e del patrimonio racchiuso in beni artistici, ma anche libri, documenti, stampe e strumenti d’epoca e promotore della loro valorizzazione. Il museo consentirà si verificare le funzionalità dei prodotti realizzati e di produrre i contenuti necessari ad alimentare i sistemi di fruizione. Inoltre sulla base dei risultati ottenuti nell’analisi qualitativa su fonti web (OR3 – OR5), Viralbeat rielaborerà gli insight strategici ottenuti, deducendone linee guida e topic di riferimento, su cui articolare l’impianto di ricerca per delle interviste. La modalità da implementare sarà quella dell’intervista ermeneutica, che non predilige la proposizione ai soggetti intervistati di domande a risposta secca o bloccata, bensì il dialogo aperto su una serie di tematiche che consentono all’intervistato di costruire una sua struttura narrativa, oggetto successivamente di analisi. A differenza del questionario online, la somministrazione in presenza lascerà spazio ad un maggiore approfondimento. Questo permetterà ai ricercatori di correlare i dati quantitativi, provenienti dalle survey, alle ragioni che motivano la scelta degli intervistati. Questo passaggio fornirà ulteriori spunti per la progettazione. Nell’ambito dell’attività Viralbeat si occuperà di fornire la consulenza e produrre lo schema metodologico per il set di interviste. Tipo RI/SS: SS Durata 8 mesi Partecipanti ENGINFO+AXIOMA/ DATABENC / MAJOR BIT / NETTUNO SOLUTIONS / VIRALBEAT
Deliverable: Report sulla customer satisfaction

TASK n.6.4 - Atelier di Lello Esposito
Descrizione Le Scuderie Sansevero, sede dell’atelier e del laboratorio del Maestro Lello Esposito, si trovano all’interno di Palazzo Sansevero, nei locali adibiti, già a partire dal XVI sec. al ricovero e alla cura dei cavalli. Negli ambienti dell’atelier, nelle prime due sale immediatamente successive alla zona d’ingresso, sono ancora visibili, lungo le pareti, gli anelli ai quali venivano legati i cavalli, le originarie mangiatoie in piperno, pietra lavica di origine flegrea estratta ed utilizzata nell’edilizia cittadina fino al XVII sec. e un sarcofago risalente alla fine del II sec. d.C., utilizzato come abbeveratoio. In queste sale, come in quelle attigue sono esposte le opere della collezione privata dell’artista, testimonianza e racconto visivo della ricerca e della rielaborazione, in chiave artistico contemporanea, dei simboli e degli archetipi della cultura popolare napoletana. Nell’androne del palazzo, speculari a quelli dell’atelier, trovano invece spazio gli altri ambienti originari delle Scuderie, ospitanti oggi il laboratorio artistico del Maestro Esposito, così come ieri quello scientifico e alchemico di Raimondo di Sangro. In questi locali trovano spazio materiali, strumenti e supporti del fare artistico del Maestro, che in continuità con l’opera di Raimondo di Sangro, dona e condivide con la città le sue creazioni, divenute nel tempo elementi artistici rappresentativi della stessa cultura partenopea. In tale solco si inserisce la realizzazione ex- novo delle mangiatoie mancanti nei locali del laboratorio, intese metaforicamente da Esposito come possibili contenitori di nutrimento artistico offerto a Napoli ed ai Napoletani. L'atelier consentirà si verificare le funzionalità dei prodotti realizzati e di produrre i contenuti necessari ad alimentare i sistemi di fruizione. Viralbeat implementerà una survey online. Questa tecnica quantitativa mira ad offrire una rilevazione campionaria delle opinioni diffuse in un gruppo di riferimento: utenti potenzialmente interessati a visitare lo spes, in tale target sono contemplati anche coloro che non hanno ancora dichiarato uno specifico interesse verso l’area espositiva. In questa fase verranno indagate le opinioni circa le feature, i limiti ed i desiderata rilevati nelle precedenti fasi di indagine o caratterizzanti la nuova offerta. Il questionario elaborato verrà distribuito su varie piattaforme online, caratterizzate dalla presenza di una popolazione in target. Le informazioni acquisite dal survey online genereranno insight quantitativi circa le caratteristiche, le preferenze e le attitudini della popolazione target. L'incrocio fra le variabili socio-demografiche, i consumi culturali e la percezione di feature limiti e desiderata permetterà sia di ricostruire, con maggiore precisione, il target di riferimento che di sviluppare alcuni insight critici per ottimizzare l’offerta e la promozione dello spazio. Tipo RI/SS: SS Durata: 8 mesi Partecipanti: ENGINFO / DATABENC / MAJOR BIT / NETTUNO SOLUTIONS / VIRALBEAT / AXIOMA
Deliverable: Report sulla customer satisfaction

OR 7 - Divulgazione dei risultati

TASK n.7.1 - Convegno scientifico
Descrizione: Al termine del progetto sarà organizzato un convegno di tipo scientifico per discutere dei risultati raggiunti a livello delle ricerche effettuate. Saranno invitati esperti e studiosi delle università e dei centri di ricerca nazionali. Si provvederà inoltre a invitare ricercatori delle principali aziende operanti nei settori del XR e dei BIG DATA. Al termine del convegno gli interventi saranno raccolti in una pubblicazione che sarà distribuita a livello regionale e nazionale. Tipo RI/SS: RI Durata 1 g Partecipanti ENGINFO+AXIOMA/ DATABENC / MAJOR BIT / NETTUNO SOLUTIONS / VIRALBEAT
Deliverable: Atti del convegno
Report Tecnico Consulenza Axioma

TASK n.7.2 - Convention per la presentazione ai musei
Descrizione: Al termine del progetto sarà organizzata una convention in una sede prestigiosa napoletana a cui saranno invitati i direttori dei principali musei cittadini, regionali e nazionali, rappresentanti delle sovrintendenze e del ministero competente. Lo scopo della convention è lanciare il prodotto realizzato sul mercato. Saranno predisposti materiali di marketing che saranno distribuiti ai partecipanti. L'evento sarà pubblicizzato sui media tradizionali (una testata locale e una nazionale) e su quelli digitali di più ampia diffusione. Tipo RI/SS: SS Durata 1 g Partecipanti: ENGINFO+AXIOMA / DATABENC / MAJOR BIT / NETTUNO SOLUTIONS / VIRALBEAT
Deliverable: Atti del convegno

TASK n.7.3 - Realizzazione portale di progetto
Descrizione: Per una esaustiva presentazione del progetto sarà realizzato un portale web in italiano e in inglese dotato di un proprio URL dove saranno pubblicati:

  • la documentazione di progetto (progetti esecutivi, documenti di specifiche, deliverable, manuali d'uso dei prodotti realizzati);
  • la presentazione tecnica e commerciale del prodotto realizzato con dimostratori video;
  • le sperimentazioni effettuate nei due musei considerati dimostratori.
Tipo RI/SS SS Durata 10 mesi Partecipanti DATABENC/ENGINFO+TECHNOVA
Deliverable Rassegna stampa
Report Tecnico Consulenza Studio Impresa F2
Report Tecnico Consulenza Studio Impresa F3